Canzoni napoletane - Neapolitan songs - musica napoletana - Neapolitan music - Neapolitan singers - cantanti napoletani - Neapolitan composers - Mario Del Monaco - Pomilia Music - Mario Pilati - compositori, musicisti e tecnici napoletani - La Squadra
The Voice of Naples ®
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Music of Naples
Naples has played an important and vibrant role over the centuries not just in the music of Italy, but in the general history of western European musical traditions. This influence extends from the early music conservatories in the 1500s through the music of Alessandro Scarlatti during the Baroque period and the comic operas of Pergolesi, Piccini and, eventually, Rossini and Mozart. The vitality of Neapolitan popular music from the late 19th century has made such songs as "O sole mio" and "Funiculì Funiculà" a permanent part of our musical consciousness. http://en.wikipedia.org/wiki/Music_of_Naples
ARTISTI NAPOLETANI E MUSICA DA RICORDARE
Musica di Napoli.
Napoli ha svolto un ruolo importante e vitale nel corso dei secoli, non solo nella musica d'Italia, ma nella storia generale delle tradizioni musicali europee occidentali. Questa influenza si estende dai conservatori di musica antica nel 1500 attraverso la musica di Alessandro Scarlatti in epoca barocca e le opere buffe di Pergolesi, Puccini e, alla fine, Rossini e Mozart. La vitalità della musica popolare napoletana dal tardo 19 ° secolo ha fatto canzoni come "O sole mio" e "Funiculì Funiculà", parte integrante della nostra coscienza musicale. http://en.wikipedia.org/wiki/Music_of_Naples
Con l'espressione canzone napoletana si identifica la musica popolare originaria di Napoli. Il repertorio che va dagli inizi dell'Ottocento all'immediato secondo dopoguerra, costituisce invece la canzone classica napoletana ed essa rappresenta uno dei punti d'eccellenza della canzone italiana, divenuti nel corso degli anni simbolo dell'Italia musicale nel mondo. I brani del periodo sono stati interpretati nel corso del tempo da numerosi interpreti di fama mondiale i quali hanno contribuito alla diffusione della musica napoletana. Si ricordano Enrico Caruso, Placido Domingo, José Carreras, Renato Carosone, Mina, Mia Martini e tanti altri.
Nonostante sia una musica popolare, quindi di tradizione orale, secondo alcuni musicologi appartiene eccezionalmente alla popular music.
http://it.wikipedia.org/wiki/Canzone_napoletana
MICHELE DI POTENZA
http://www.basilicata.cc/artistilucani/gentile/scale/65.htm
Pino Gentille : Remebers Michele di Potenza
'Amarcord'
Michele di Potenza: guascone, istrione, artista
Che dire di Michele di Potenza, solo tre aggettivi: Guascone, Istrione, Artista.
Ho avuto il piacere di conoscerlo nel 1976. Gli ritagliai su Radio Potenza Centrale un paio dore di un programma alla settimana di musica folk, rigorosamente in diretta.
E inutile dirlo fu subito uno strepitoso successo. Il rapporto di collaborazione sfoci subito in una amicizia molto forte pur tuttavia piena di contraddizioni. Michele di Potenza (al secolo Michele Mancino, alias trentacarrine) aveva un carattere molto forte e, si sa, quando si ha a che fare con tipi come lui, non sempre si pu far prevalere la propria tesi.
Aveva un ufficio per cos dire di rappresentanza artistica in corso Umberto I a Potenza, era sempre chiuso, mi invit a fare la sede di Radio Potenza Centrale, perch aveva bisogno di abbattere le spese.
Accettai subito. Quindi posso dire che per un paio danni sono stato suo ospite. A quel telefono, lo ricordo ancora oggi, 25558, arrivavano le telefonate pi disparate.
Vigile Urbano a Napoli, si trasformava totalmente quando veniva a Potenza, con la sua inseparabile chitarra ed il suo costume tradizionale potentino.
Amava parlare il suo dialetto e quando poteva imbracciava la sua chitarra e con quattro accordi creava con la sua possente voce un connubio stupendo di armonie originalissime.
Nelle feste popolari esprimeva tutta la sua vena artistica e coinvolgeva il pubblico. Una sera al Pantano di Pignola, in occasione della festa del Patrono, non perse loccasione per improvvisare: Nino, u vir
quedd ciucc, pigliel pa capezza e portall qui... Non avevo capito cosa voleva fare:
salt in groppa cavalcandolo a pelo e mentre lannunciatrice si sgolava sul palco: ecco a voi Michele di Potenza - che non arrivava - ed il pubblico fissava il palco per assistere allentrata del loro beniamino, Michele di Potenza spiazzava tutti: entrava in scena dalle spalle della gente facendosi largo come poteva. Tutto improvvisato. Ancora doveva iniziare il suo spettacolo ed era gi successo.
In quel periodo degli anni settanta (76 - 77) la sede di Michele di Potenza era diventata in maniera del tutto naturale e spontanea un punto di incontro culturale molto importante per la citt di Potenza...
Non so se un caso ma uno degli ultimi dischi a 45 giri - non ricordo il titolo preciso ma credo fosse Zia Sufia - di Michele di Potenza aveva un sound totalmente diverso dal solito, gli arrangiamenti pi mediterranei.
Tanto si potrebbe ancora dire dellArtista Potentino, una cosa mi piace sottolineare: oggi se ancora si canta lu braccial, brano popolare scritto nella notte dei tempi, lo dobbiamo certamente a Michele di Potenza.
Also see:http://ndunetta.wordpress.com/2010/05/30/nulla-di-nuovo-sul-fronte-occidentale/ C'era una volta Potenza Ricordi e pensieri di una putenzese cilitica
'...Il Maggio Potentino era una volta loccasione per sviluppare una serie di attivit di promozione della Cultura cittadina. Sar un caso il fatto che dei dodici appuntamenti della manifestazione dedicata a Gigino La Bella,due terziprovengono da un interland molto ampioe sono solo un paio i testi in vernacolo potentino?
Il mio non campanilismo, solo una vano tentativoper cercare dipreservare un benea rischioestinzione. Il problema che forse siamo pi attenti al Cormorano delle Galapagos che alle nostre radici. Quanto a Michele di Potenza, anche io da giovane ero fra chi lo snobbava. Ma ho fatto mea culpa: oggi ritengo che sia una figura da rivalutare assieme a quanti hanno dedicato una parte pi o meno significativa della propria vita alla culturapotentina. Ci sono tanti artisti, poeti, giornalisti, scrittori, appassionati che oggi sono sconosciuti ai pi e che, pur non appartendo al Gotha della Cultura (con la C maiuscola), meriterebbero di avere uno loro spazio. Anche qui, ci vorrebbe molto poco, solo un po di buona volont...' http://www.basilicata.cc/artistilucani/gentile/scale/65.htm
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Perchè Oscar Mancino è uno dei suoi figli e che ha ereditato dal padre l’istinto e la linea musicale bel cantista.
An interesting fact. Oscar Mancino is the son of Michele who abandoned him when he was only 8 years old and left a huge void in the life of the boy and of the man.
But Oscar is devoted to the memory of his father. Oscar says of his father:
“From my father I have inherited my philosophy and approach to life…
the passion for the stage and song...my "commedia dell' arte" side, a little less of the athletic! My father's dream had been to put all the family on stage - quite a numerous one: me, my sister and brother plus four half sisters and brothers ! Quite a Fellinian idea for a mega vocal spectacle.
Destiny however did not will it, as my father died young, at the age of 50… but perhaps my son Raphaël , 40 years later carries out a part of that dream by appearing in my Pulcinella....”
It is interesting to note that the celebrated tenor Mario del Monaco, when appearing at the Theatre San Carlo in Naples, during a tour, was introduced to Michele Mancino and heard his voice and found it beautiful to the extent of offering him 2 years' free tuition.
Destiny had it that that in his place his son, Oscar Mancino, should 25 years later meet the same personality of the world of opera and become not only a favourite student of his, but actually be a witness to the passing away of the great maestro del Monaco at the Mestre hospital (Venezia) in 1982 ! See our page Mario Del Monaco
Perchè Oscar Mancino è uno dei suoi figli e che ha ereditato dal padre l’istinto e la linea musicale bel cantista.
An interesting fact. Oscar Mancino is the son of Michele who abandoned him when he was only 8 years old and left a huge void in the life of the boy and of the man.
But Oscar is devoted to the memory of his father and still talks to him in difficult moments in his life.
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Is it true that there is a statue of Michele Mancino in a square in Potenza?
E’ vero che c'è una statua commemorativa di Mancino Michele in una piazza a Potenza?
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Oscar Mancino is passionate about all the artists who have paved the golden path of Neapolitan music and song, and he is constantly adding new material to his repertoire enjoyed by concert goers all around the world. We continue to discover the many hidden treasures and we would love to hear from anyone who would like to add to our treasury.
More artists will be added to this page. Work in progress
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Oscar Mancino è appassionato di tutti gli artisti che hanno spiananto la strada d'oro del canto e della musica napoletana e aggiunge costantemente del nuovo materiale al suo repertorio aprezzato da appassionati di musica di tutto il mondo. Continuamo a scoprire tanti tesori nascosti e ci piacerebbe avere il vostro avviso per aggiungerlo al nostro tesoro.
Altri artisti saranno aggiunti in questa pagina. Lavoro in corso........
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OSCAR MANCINO: "Michele di Potenza, my father, left us when I was 8, leaving behind only some genetic material which I have taken with me on a journey from various music schools around Europe, through an unforgettable stay with the great Maestro Mario del Monaco, which ended at his death bed, and back to Naples for a first love: the Neapolitan song. A new adventure with two fellow composers to move The Voice of Naples, into the 21st century and offer it back to its worldwide fans. Whatever the destination the road to travel is the same - Bel Canto!"
OSCAR MANCINO : "Michele di Potenza, mio padre, partito quando avevo 8 anni, lasciando soltanto un certo materiale genetico che ho preso con me su un viaggio dalle varie scuole di musica intorno ad Europa, con un soggiorno indimenticabile con grande Maestro Mario del Monaco, che si concluso al suo letto di morte, e di nuovo a Napoli per un primo amore: la canzone napoletana. Una nuova avventura con due colleghi compositori per muovere La Voce di Napoli nel XXI secolo ed offrala di nuovo ai suoi fan mondiali. Qualunque la destinazione la strada da viaggiare la stessa - Bel Canto!"
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OSCAR MANCINO pays homage to Mario Pilati by including several of the late composers pieces in his concert repertoire:
DUE PEZZI 1925-1926
(Allegretto comodo, Allegro grottesco, per violino e piano
ECHI DI NAPOLI 1933
(Otto canzoni su vecchi testi popolari per voce e piano)
1) RICCIO RICCIO RICCIOL
2) O VICO
3) SERENATA
PRELUDIO, ARIA E TARANTELLA 1929-1930
(Mosso ma non troppo, Andantino appassionato, Alle
Per violino e piano)
ECHI DI NAPOLI 1933
(Otto canzoni su vecchi testi popolari per voce e piano)
4) PALUMMELLA DE FRANCIA
5) DIVUZIONE
6) CHI DICE?
CACCIA 1932
(Allegro moderato, per violino e piano)
ECHI DI NAPOLI 1933
(Otto canzoni su vecchi testi popolari per voce e piano)
7) PALAZZO DAMMORE
8) TAMMURRIATA
(Per voce, violino e piano )
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Representing great Neapolitan talent. Featuring the best in the present, the modern and the avant-garde, firmly rooted in a 300 year tradition.
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Popular pieces by Pergolesi are included in Oscar Mancino's concert repertoire:
1732-Vannella Chi disse ca la femmina
Operabuffa, Lo frate nnammorato
(G. B. Pergolesi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Pergolesi
All'età di quindici anni, grazie al mecenatismo del vescovo di Larino e Governatore della Santa Casa di Loreto Carlo Maria Pianetti fu ammesso nel celebre Conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli, ove ebbe modo di studiare composizione con alcuni dei più celebri autori della Scuola musicale napoletana, come Francesco Durante e Gaetano Greco.
La Napoli della prima metà del settecento era senza dubbio una delle città più vivaci dal punto di vista musicale: artisti come Alessandro Scarlatti, Nicola Porpora o Leonardo Leo avevano proposto con successo lo stile musicale napoletano nelle corti di tutta Europa e non è sorprendente che nel 1739 lo scrittore e politico francese Charles de Brosses[1] riferendosi alla città partenopea, la definisse la capitale mondiale della musica...
È da notare il fatto che quest'opera fosse commissionata dai Cavalieri della Vergine dei dolori della Confraternita di San Luigi al Palazzo per sostituire lo Stabat Mater di Alessandro Scarlatti, che veniva tradizionalmente eseguito nel periodo quaresimale: che una composizione del celebre Alessandro Scarlatti, datata 1724, fosse sostituita è indicativo della rapida evoluzione del gusto musicale nella Napoli settecentesca e di come composizioni di pochi anni più antiche fossero considerate di stile arcaico rispetto allo stile proposto da musicisti come Pergolesi.
Dal 2001 la "Fondazione Pergolesi-Spontini" di Jesi organizza un festival annuale dedicato alla musica dei due illustri compositori marchigiani.
Collegamenti esterni :
Fondazione Pergolesi Spontini
http://www.fondazionepergolesispontini.com/fps/
Istituto Internazionale per lo studio del Settecento Musicale Napoletano
http://www.domenicoscarlatti.it/
Mario Pilati was born in Naples, and his natural musical talent showed itself when he was very young. He entered the Conservatoiro di Musica San Pietro a Majella at the age of fifteen, studying under Antonio Savasta. In 1925, on the advice of Pizzetti, he went to Milan, where he worked as a teacher, music critic and an arranger of vocal scores for Ricordi[disambiguation needed] until 1930, when he moved back to Naples to take up a professorship at the conservatory where he had been a student. In 1933 he accepted a post at the conservatory in Palermo, returning to Naples in 1938, where he became ill and died just before the outbreak of World War II.
http://mariopilati.net/
http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=endscreen&v=i7ZuIBIvrHg
http://www.youtube.com/watch?v=YJhVUp9pnWw
http://www.youtube.com/watch?v=wPb3aKj3e2k
Oggi, i manoscritti di Mario Pilati - un compositore che occupa un posto ben definito nella storia del ‘900 storico italiano - e le sue opere stampate, affidati alle cure della Biblioteca del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, ritrovano finalmente nuova vita, offerti allo studio, alla diffusione e all’ ascolto, grazie al concorso di studiosi, interpreti e pubblico che decretano alla sua opera, nuovo favore e il successo di un tempo.
http://mariopilati.net/bio.html
http://www.musicweb-international.com/classrev/2011/July11/Pilati_PI2757.htm
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